Note: Questo libro è frutto di approfondimenti e indagini sulla vita di Giuseppe Garibaldi, che è considerato un pilastro del cosiddetto Risorgimento, e la cui personalità controversa divide gli scrittori. Il saggio vuole essere una biografia “ragionata” nel tentativo di fugare molti dubbi che emergono dalla lettura della storia ufficiale. Attraverso questa biografia si può anche comprendere meglio come fu “fatta” l’Italia e perché si deve parlare di Mala Unità.
“... Come avete visto, ho liquidato rapidamente la sgradevolissima faccenda di Garibaldi, sebbene — siatene certo — questo personaggio non è affatto così docile né così onesto come lo si dipinge, e come voi stesso ritenete. Il suo talento militare è molto modesto, come prova l’affare di Capua, e il male immenso che è stato commesso qui, ad esempio l’infame furto di tutto il denaro dell’erario, è da attribuirsi interamente a lui, che s’è circondato di canaglie, ne ha seguito i cattivi consigli e ha piombato questo infelice paese [il Sud] in una situazione spaventosa ...”. Stralcio della lettera di Vittorio Emanuele a Cavour, inviata da Napoli il 22 novembre 1860. |