Note: Non è mai semplice raccontare la quotidianità senza trasformarla in una narrazione a effetto, quasi fosse un film d’azione o una commedia, dove - per forza e perché funzioni - ci si aspetta il colpo di scena che attiri l’attenzione e avvinca lo spettatore. Solo che la vita è lo spettacolo più straordinario dell’universo proprio grazie ai suoi aspetti più semplici e silenziosi, quelli che non fanno clamore, ma lasciano il segno. Ecco la scommessa di Aurora Bagnalasta: farci camminare nelle piccole cose d’ogni giorno, quelle che, progressivamente, costruiscono l’intera esistenza, in questo caso quella di Alba, donna d’oggi alla soglia dei quarant’anni, personaggio credibile con cui è immediato empatizzare. Eroina della normalità, capace di imprese invisibili, quelle a cui nessuno fa caso, ma che la tengono a galla nel caos di questa vita. Un quasi attorno al quale ruota tutta la narrazione, fatta di distanze da interpretare, prima tra tutte quella con il proprio cuore e le speranze che si avevano un tempo e che, spesso, siamo noi per primi a tradire. Un romanzo che è un gioco di specchi, in cui, mentre si osservano gli altri e come hanno scelto di vivere, ci si interroga su stessi. |