Note: Il mondo contadino del Friuli emerge nella sua pienezza dalle pagine del romanzo Gli dèi torneranno, del 1977, che, oltre a costituire una delle più affascinanti prove narrative degli anni Settanta, dimostra che lo scrittore friulano non si è fermato alla straordinaria e unanimemente riconosciuta facilità dei propri mezzi espressivi. Sgorlon, che in ciò non somiglia ad alcuno scrittore italiano (ma, se mai, sotto questo profilo si accosta a taluni scrittori dell’America Latina), va direttamente alle profondità mitiche della sua terra. La scoperta non vuol essere un traguardo estetico. Questo Friuli mitico è per Sgorlon il vero Friuli; l’altro, quello della geografia e della storiografia in prosa corrente, è l’illusorio. Sgorlon non sorride con il superiore sorriso dell’intellettuale che manovra i fantocci, né assume la grinta della polemica sociale: per lui, la Natura della sua regione possiede del divino, racchiude presenze invisibili, pronte a manifestarsi se qualcuno fideisticamente le invoca. |