Note: Gli Indifferenti. Alberto Moravia. Introduzione di Eduordo Sanguineti. Quando Moravia cominciò a scrivere il suo capolavoro giovanile nel 1925, non aveva ancora compiuto i dicciott’anni. Dopo una lunga degenza in sanatorio componeva con lentezza le pagine perché era molto debole e metteva qualcosa di più delle semplici velleità letterarie di un infatuato di Rimbaud e Dostoevski. Intorno a lui l’Italia, alla quale Mussolini aveva imposto la dittatura, stava dimenticando lo scoppio d’indignazione e di ribellione suscitato nel 1924 dal delitto Matteotti e scivolava verso il consenso e i plebisciti per il fascismo. Il giovane Moravia non si interessava di politica, ma il ritratto che fece di un ventenne di allora coinvolto nello sfacelo di una famiglia borghese e dell’intero Paese doveva restare memorabile. |