Note: A Napoli, a partire dal XV secolo alle tradizionali comunità ospedaliere dai tratti marcatamente religiosi, si sostituì un’istituzione centrale intesa come luogo di cura e di medicalizzazione. Accanto ai singoli, si distinsero quali promotori e sostenitori di fondazioni ospedaliere anche le associazioni, come le confraternite e, più raramente, le corporazioni, e le istituzioni, laiche e soprattutto ecclesiastiche. L’opera di Nicola Manna assume importanza per aver evidenziato, in maniera analitica e profonda tali aspetti. Ci accompagna in un viaggio tra i luoghi di cura della nostra città, forse poco noti al pubblico, ma che sono veri e propri monumenti non solo per medicherie e sale operatorie, ma anche con percorsi d’arte per biblioteche e archivi annessi che ne contengono la ’memoria storica’ di atti e collezioni scientifiche. Divisi tra orti medici, spezierie e pinacoteche che raccontano anche al visitatore più distratto la storia della sanità. Il centro storico della città di Napoli è infatti costellato di veri e propri gioielli architettonici rappresentati dagli antichi ospedali, che resistono alle offese del tempo ed alle incurie degli uomini. Veri scrigni di storia. |