Note: Un percorso suggestivo alla scoperta della storia del Sud Italia, ricercando le ragioni del formarsi della sua specificità frutto delle tante dominazioni, delle tante culture, dei tanti apporti artistici che nel tempo ne hanno costituito un amalgama pressoché unico. In questo terzo volume la narrazione riguarda il periodo svevo, relativamente breve (70 anni) rispetto ad altre dominazioni, ma fondamentale nel cammino culturale e politico del Meridione. Truculenta ai suoi inizi, l’epoca sveva fu poi rischiarata quasi per intero dalla figura carismatica di Federico II, lo stupor mundi et immutator mirabilis, architetto del grande risveglio artistico e politico del Sud Italia. Con lui la realtà di un Mezzogiorno unificato entra nell’orbita europea, divenendone centro propulsore del suo stesso Impero e cuore della politica mondiale. L’impatto di Federico sul mondo allora conosciuto con la sua personalità riformista e poliedrica è stato importantissimo per l’intero medioevo, plasmando non solo la storia del Meridione, ma dell’intera epoca e di quelle successive. Già in vita divenne una figura leggendaria e mitica, destinata a lasciare una traccia indelebile nella memoria storica d’Europa. Scomparso Federico II e giunta al suo tragico epilogo la dinastia sveva, per il Mezzogiorno si alternarono secoli di luci e ombre, di splendori ma anche di decadenza. Nei successivi volumi si analizzeranno vicende, costumi, arte e economia che hanno contraddistinto i regni Angioni, Aragonesi, Spagnoli e altri minori, fino ai Borbone e all’Unità d’Italia, esaminando contraddizioni e controversie che ancora oggi sono sullo sfondo e fanno da spartiacque fra Nord e Sud con una persistente questione meridionale. |