Note: Un libro che, al momento della sua pubblicazione, nel criticare Gorbaciov fu costretto ad andare controcorrente rispetto alla moda prevalente. Poi si è visto quanto fondate fossero quelle critiche e di quali sviluppi fossero suscettibili le «ambiguità della perestrojka» qui analizzate.
Criticare Gorbaciov significa oggigiorno andare controcorrente, in senso inverso alla moda che ne vuole fare un mito, un «miraggio» tra i tanti della nostra epoca. E questo indipendentemente dai prezzi che alcuni popoli pagano (e possono ancora pagare) a seconda delle decisioni prese dall’uomo reale. Ecco quindi il lavoro di Moscato, autore di numerosi saggi, studioso dei paesi dell’Est, della loro storia e cultura, che condensa in pagine incisive una ricerca avviata ormai da un trentennio. Si riconoscono a Gorbaciov i meriti che gli spettano nello scotimento di un regime d’oppressione, immobile da quasi settant’anni, e si parla finalmente del ruolo delle masse lavoratrici, dell’importanza del contesto economico e dei condizionamenti di quello internazionale nel determinare la linea politica della «ristrutturazione», della perestrojka. Al lettore - cui viene fornita anche una serie di schede informative - le difficoltà di Gorbaciov appaiono così finalmente come dei limiti reali, posti ad un processo di rinnovamento politico e ad una mobilitazione popolare che ancora non si è trasformata in un’autentica rivoluzione |