Governo virale. Dalla polis all’ovile di Stefano Mantegazza,          Pier Paolo Dal Monte 

€ 24,60

 

Governo virale. Dalla polis all’ovile
di Stefano Mantegazza, Pier Paolo Dal Monte,  2021,  Arianna Editrice
SOCIETÀ
ISBN: 9788865882252
collana: Un’Altra Storia
condizioni: NUOVO

Note:
In questo libro gli autori approfondiscono, con la precisione e il rigore che li caratterizza, aspetti non trattati dai media e ci invitano a una riflessione e una presa di coscienza della situazione in atto che travalica il conformismo politico-scientista dominante e dominatore a cui si stanno sacrificando le esistenze di milioni di persone.
«Un organo non può vivere senza un organismo, non si può quindi curare il primo sopprimendo il secondo. All’atto pratico, strabilia la pretesa di evitare un rischio producendo una valanga di rischi incalcolabilmente peggiori, anche dello stesso tipo. Se la malattia che si teme oggi colpisce una parte della popolazione con esiti gravi in una parte dei casi, la devastazione antropologica con cui la si vorrebbe frenare colpisce tutti: nella salute psichica minata dal terrore, nella sussistenza, nell’accesso ai servizi e nello sfregio delle funzioni umane più elementari». [Dalla prima parte]

«In questo modo si verifica una vera e propria inversione di mezzi e fini: da una parte la sfera politica si è, come abbiamo detto, trasformata1 in tecnica, ovvero qualcosa che necessita di “esperti” per poter essere padroneggiata; dall’altra, il dogma scientifico, imposto politicamente, detta la linea al dominio politico. È un gioco di specchi e di ombre nel quale quest’ultimo decide cosa sia lecito definire “scienza” e quali possano essere gli «scienziati che possono rappresentarla ed essere, quindi, parte di questa novella e secolare “congregazione per la dottrina della fede”». [Dalla seconda parte]

«Nel dibattito pubblico di questi ultimi mesi, anche in quello che ha specificamente coinvolto i giuristi, si è dato per scontato che il diritto alla salute si sia visto riconosciuto un primato su tutti gli altri diritti costituzionali… Penso, invece, che occorra una maggiore prudenza… Evocando il lessico di un noto saggio schmittiano del 1960 la stessa Corte costituzionale ha affermato che “Tutti i diritti fondamentali tutelati dalla Costituzione si trovano in rapporto di integrazione reciproca e non è possibile pertanto individuare uno di essi che abbia la prevalenza assoluta sugli altri. La tutela deve essere sempre “sistemica e non frazionata in una serie di norme non coordinate ed in potenziale conflitto tra loro” (sentenza n. 264 del 2012). Se così non fosse, si verificherebbe l’illimitata espansione di uno de diritti, che diverrebbe “tiranno”». [Dall’appendice dell’avv. Francesco Maimone]

«Perché una civiltà che si dichiara fedele al metodo e ai risultati delle scienze sceglie di ignorare i danni scientificamente misurabili (come le sindromi da “lockdown”) e misurati (come la dubbia utilità dei “lockdown”) delle sue condotte, e nel fare ciò pretende persino di agire secondo i dettami di una scienza che “dice”, impone e prescrive?». Stefano Mantegazza

«Si sono immolati gli affetti, le amicizie, i rapporti sociali; è stato abolito ogni culto religioso, la celebrazione delle festività; per la prima volta nella storia è stato impedito ogni tipo di omaggio ai defunti. È stata cancellata, con pochi tratti di penna, ogni possibilità di sviluppo per i giovani e gli infanti: non solo si è sostituita l’istruzione con un pallido simulacro virtuale, perché l’istruzione non può prescindere dall’interazione reale tra docenti e discenti; ma sono state soppresse anche quelle componenti fondamentali, per la crescita dei fanciulli, che sono il contatto, la relazione, il gioco coi propri coetanei, ovvero tutto ciò che è connaturato con l’essere sociale: l’essere parte di piccole comunità unite da un percorso comune: la classe, la scuola, l’università». Pier Paolo Dal Monte

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