Note: - In un modo o nell’altro, I promessi sposi li abbiamo letti tutti. O almeno, così ci sembra. Il romanzo di Alessandro Manzoni con la sua travagliata storia editoriale, è e rimane un punto fermo nell’Olimpo della nostra letteratura: le vicende, la trama, i personaggi ci sono noti e familiari come le figure di un mazzo di carte, per usare una metafora coniata da Pasolini. Allo stesso tempo, le vicende biografiche di Manzoni ci sembrano conosciute eppure tremendamente distanti. Quasi scontate, eppure insondabili. Se, dopo il Risorgimento, fatta litalia fu necessario fare gli italiani, il contributo di Manzoni in questo senso fu fondamentale. Non solo per quanto riguarda la questione della lingua nazionale, ma, più in generale, per la creazione di un orizzonte culturale condiviso. - Amiamo nel Manzoni l’artista, ossia il romanziere e lo storico: il consapevole giudice di quegli aspetti della continua irragione umana che nel complesso racconto e nell’ironia sempre vigile dei Promessi Sposi hanno un cosi ampio, ininterrotto, inevitabile cioè fatale, documento. Carlo Emilio Gadda |