Note: L’edizione a stampa di Petrolio1, che è quella su cui abbiamo basato il nostro lavoro, costituisce la riproduzione fedele, quasi fotografica, del manoscritto pasoliniano. L’autore iniziò il suo lavoro presumibilmente nella primavera o estate del 19722 e, quando, nel novembre del 1975, il poeta fu assassinato l’opera non era stata ancora licenziata. Nelle dichiarate intenzioni di Pasolini il progetto prevedeva la redazione di duemila pagine3 e l’opera, dunque, a rigor di termini, può definirsi incompiuta o perlomeno non degna di essere considerata conclusa. Dal punto di vista oggettivo, infatti, il romanzo (che l’autore, però, nel corso dell’opera, designa frequentemente anche col termine di ’poema’) si presenta in un’evidente condizione di frammentarietà, poiché a parti che presentano un certo sviluppo narrativo e, dunque, un certo grado di rifinitura sia formale che contenutistica, se ne affiancano altre che mostrano, invece, lacune ed incongruenze. |