Note: Come mettersi in testa di fare due tra le gare di ultra trail più belle e dure del mondo (UTMB e Tor des Géants), e non riuscire a finire il progetto per (quasi) un soffio. Pensieri, ricordi e una dichiarazione d’affetto per l’ultratrail in montagna.
Non sono un allenatore, un fisioterapista, un medico, un nutrizionista: ho imparato e so quello che funziona bene per me e su di me. Prima l’ho studiato e poi l’ho sperimentato, nel tempo. Questo, però, non significa che potrebbe andare bene anche per altri. Quindi, senza nessuna presunzione, lo condivido, lo spiego e lo racconto volentieri. Su queste pagine, non troverete nessuna lezione da seguire, nessuna lista di cose da fare. Quello che troverete è solo e soltanto quanto mi è passato per la testa, poi davanti agli occhi e poi sotto i piedi: la nascita di questo progetto, il lavoro fatto per raggiungere l’obiettivo e tutto quello che è realmente accaduto. Le soddisfazioni, le cadute, i sorrisi e le disperazioni, il sudore, la gioia dei traguardi, il fastidio e il dolore per dover mollare tutto. Senza filtri, nè scorciatoie. |