L’Autore si abbandona al pelago delle proprie emozioni, dove non aleggia il dubbio o il perché. Incantato dalla bellezza della natura si libra sullo spumeggiare dei suoi versi nella piena consapevolezza che il suo respiro interiore non è altro che un refolo del vento delle stelle. Ha abbandonato la logica della mente per ascoltare la voce del mito, esplorando, a volte, la via della tradizione orientale therevada o quella occidentale dello gnosticismo.
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