Note:
Una riflessione filosofica, poetica e scientifica dedicata al movimento umano e al suo più illustre rappresentante: il cammino di gruppo. Un esperimento letterario che indaga, attraverso considerazioni, esplorazioni culturali, immagini e racconti, le peculiarità dello stare assieme camminando.
In questo libro l’autore analizza, partendo dalla teoria del cammino di gruppo fino alle pratiche sociali del cammino, quale funzione abbia il camminare oggi rispetto al disagio complessivo che l’uomo prova nelle società che vive, con particolare riferimento alla società occidentale. La domanda che anima l’intero testo è: può il camminare oggi avere un ruolo di salvezza, cura, assistenza, formazione, sorveglianza per l’uomo e per le sofferenze, sia fisiche che mentali, che prova? La risposta non prende in considerazione il cammino come gesto del singolo. Ogni esperienza individuale, se vissuta in solitaria, è solo una prima fase del processo di maturazione personale, per quanto necessaria. Per acquisire un significato più completo e profondo dev’essere condivisa con il resto degli uomini, passare attraverso il vaglio del riconoscimento collettivo. In questo testo dunque il cammino viene affrontato dal punto di vista del gruppo che condivide un viaggio a piedi. L’uomo infatti, nella sua storia evolutiva, non ha mai camminato da solo, bensì sempre e soltanto in gruppo.
Dalla montagnaterapia ai cammini giudiziari, dall’esperienza della conduzione di un gruppo al ruolo del cammino per la formazione degli individui, questo saggio è un tentativo di indagare lo speciale rapporto che intercorre tra cammino e socialità. Come i due elementi si influenzino reciprocamente, se esiste una peculiarità della socialità in cammino, se esiste una particolare accezione che il cammino conferisce al gruppo e il gruppo al cammino. Come tutto questo può essere utile per il miglioramento della nostra condizione umana in futuro. |
