Note: Nei primi capitoli l’autore presenta i personaggi, iniziando dal vecchio padre Fëdor Pavlovi269;, proprietario terriero in un distretto di provincia, Skotoprigon’evsk (traducibile con mercato dei maiali e che ricalca la topografia di Staraja Russa) sul lago Il’men’. È un uomo volgare e dissoluto, capace tuttavia di momenti di grande astuzia. Questi si era sposato dapprima con Adelaida Ivanovna Mjusova, una fanciulla di temperamento romantico che aveva accettato di diventare sua moglie per potersi liberare da un ambiente familiare dispotico, non per vero amore. Ella in seguito aveva abbandonato il marito e il figlioletto Dmitrij, che viene allevato in casa dal servo Grigorij (solo in seguito se ne interessano alcuni parenti), sviluppando sentimenti contrastanti nei confronti dei genitori. Fëdor si sposa una seconda volta, con Sofija Ivanovna. Di carattere dolce e bell’aspetto, a seguito del comportamento rozzo e insensibile del marito, diviene una klikuša, termine russo che indica una donna affetta da una malattia nervosa caratterizzata da convulsioni, urla e da una sensibilità religiosa molto acuta. Da queste seconde nozze sono nati Ivàn e Aleksej. Le condizioni della donna, anche a causa dei continui tradimenti da parte del marito, si aggravano, sino a condurla ad una morte precoce. Ivàn cresce chiuso in se stesso, intelligente, scettico seppur assetato di fede. Aleksej è di carattere solare, e cerca la verità nella fede, per la quale è disposto a sacrificare ogni cosa; all’inizio del romanzo si trova in un monastero... |