I giardini di Betz. Ediz. critica
di Giuseppe Antonio Gioacchino Cerutti



    Editore: DeriveApprodi
    Collana: Habitus acti
    A cura di: E. Cocco
    Data di Pubblicazione: 31 ottobre 2018
    EAN: 9788865482629
    ISBN: 8865482621
    Pagine: 96
    Formato: brossura
    Argomenti: Letteratura, storia e critica: letteratura dal 1500 al 1800, Letteratura, storia e critica: poesia e poeti


Descrizione del libro
Diverse sono le ragioni che hanno spinto il curatore a tradurre due poemi di Giuseppe Antonio Giocchino Cerutti sui giardini. La prima ragione. I due poemi richiamano l'attenzione sul giardino come spazio del tempo e della pazienza: della cura, cioè, che ogni giardino richiede se non lo si vuole condannare alla distruzione e alla scomparsa, ma restituirlo allo stupore dello sguardo e al fremito del sentimento. Cerutti osserva che camminare in un giardino è come passeggiare nel tempo, che porta con sé uomini e cose, idee e bellezza. È filosofare «sulla instabilità dell'architettura e dell'umanità», «sulle rovine del mondo e della razza umana». È comprendere che «ogni piacere porta in sé il lutto». È vedere (per un istante, fermo negli occhi e nella mente) ciò che è prossimo a trascorrere, e che, proprio per questa sua caducità, merita attenzione e premura. La seconda ragione. Quelli di Cerutti sono due poemi che pensano al giardino come a un meta-spazio che rende possibile réver, termine considerevolmente polisemico.

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