Note: Lo studio è incentrato sui ritrovamenti, nelle campagne dell’Amiata grossetana, tra Seggiano e Castel del piano, di veri e propri monumenti, vasche scavate nella roccia trachitica. Di forma quadrangolare, una superiore e una inferiore, unite da un canale versatoio, simili a molti altri esemplari disseminati in tutta la penisola fino al vicino Medio Oriente. A cosa servivano? La letteratura storico-archeologica non ha mai riservato loro molta attenzione e gli studiosi che ne hanno tentato un approccio li hanno spesso identificati come palmenti per la spremitura dell’uva e la raccolta del mosto. Quando sono state realizzati? Per quanto tempo e quali riusi possono aver subito successivamente? La pubblicazione, che contiene una accurata mappatura dei manufatti, cerca di affrontare l’argomento con rigore scientifico e spirito multidisciplinare. |