Note: Come fosse un riscatto per tutte le volte in cui restano imprigionati nella mente, in questi racconti si assiste ad una magia liberatoria dei pensieri, i quali, superate finalmente le barriere psicofisiche della loro dimora, riveleranno, come fa un profumo, l’essenza dei loro artefici. Essi racconteranno cervellotiche disquisizioni su una volubile matematica, sveleranno l’incantesimo che mette il mondo in modalità silenziosa, trasformeranno ingredienti di cucina in ricordi di vita, e si ritroveranno bloccati in una data di compleanno intrappolata in un bizzarro loop temporale. E se sono invisibili, come colui che pur essendo improvvisamente svanito agli occhi degli altri non cessa di far sentire la sua voce, o come lo è l’infaticabile impiegato di fronte ad una segretaria inclemente dopo una lunga attesa in fila senza respiro; allora non resta che appurare che i pensieri hanno odori. Essenze aromatiche, a volte effimere come un dialogo fra due persone che non si ascoltano, a volte perenne come il legame tra le anime di due amanti, che resta ermeticamente sconosciuto al resto del mondo. |