Note: L’evoluzione dei rapporti italo tedeschi che portò all’alleanza tra le due dittature e la volontà di conquista di un’espansione territoriale, che avrebbe permesso all’Italia di essere considerata una grande potenza sono stati spesso banalizzati. In questo testo si cerca di analizzare la politica estera di Mussolini del peso determinante fondata sul presupposto dello scardinamento del sistema europeo e sulla creazione di un sistema di equilibrio instabile sul quale giocare. Una politica altalenante tra la paura che la Germania si allontani e la speranza in un’intesa con l’Inghilterra e lo sviluppo di due direttive parallele per accrescere il prestigio dell’Italia senza legami ai due blocchi.
Indice degli argomenti trattati Dall’asse, all’adesione italiana, al patto anti-comintern 1936-1937
La guerra civile spagnola come elemento di divisione tra le democrazie occidentali e le dittature
II Gentlemen’s Agreement del gennaio 1937 come passo per l’espansione imperialistica e la successiva adesione italiana al Patto Anticomintern
Dall’ Anschluss alla conferenza di Monaco
L’Italia tra gli Accordi di Pasqua dell’aprile 1938 e la visita di Hitler a Roma
La crisi cecoslovacca come banco di prova per la politica italiana del peso determinante
La Conferenza di Monaco
La continuazione del passo doppio di Mussolini fino all’alleanza con la Germania
Le reazioni all’occupazione di Praga del marzo 1939, lo smarrimento iniziale e la conquista dell’ Albania
La fine dell’appeasement e l’inizio della mobilitazione nazionale in Gran Bretagna
Il Patto d’Acciaio e la fine delle illusioni italiane alla Conferenza di Salisburgo |