Note: In questo romanzo ci sono situazioni a dir poco imbarazzanti ad accompagnarne lo sviluppo, con il terzetto di fratelli, Ismaele, Jerome e Samuel, alle prese con il sesso, con le verità nascoste o appena accennate, con un passato decisamente torbido, con la voglia sfrenata di essere i migliori anche a costo di distruggere la personalità di quanti hanno la sfortuna di trovarsi a stretto contatto con loro... C’è un passato di sangue alle loro spalle, c’è la presenza di Tania, una ragazza stuprata che cerca l’amore vero e la felicità per il figlioletto avuto a seguito dello stupro, c’è il gioco sottile e terribile della corsa al possesso, a mantenere la propria immagine di successo e di potere. Figure forti e ben scolpite, le tante che Silvana Cellucci ha tratteggiato con la sua consueta grafia efficace e pulita, con quel suo dire e nascondere, con quella sua sapiente mescolanza di luci e di ombre, ossia di turbolenze e di subitanee accelerazioni affettive... |