Note: Francia, 1625 Charles D’Artagnan, un giovane guascone, va a Parigi per essere ammesso tra le file dei moschettieri di re Luigi XIII. Tuttavia, la lettera di raccomandazione che porta con sé - indirizzata al Signor de Tréville, capo dei moschettieri - gli viene sottratta lungo il tragitto da un individuo con il quale si scontra in duello: per il resto del romanzo questi verrà chiamato L’uomo di Meung, dal luogo dov’è avvenuto il duello. Il signor de Tréville lo riceve ugualmente e, dopo l’udienza, D’Artagnan s’incammina per Parigi, dove incontra casualmente, uno dopo l’altro, Athos, Porthos e Aramis, i più famosi moschettieri del re. Ciascuno di essi, ritenendosi provocato, lo sfida a duello, all’insaputa degli altri. All’appuntamento, però, si presentano anche le guardie del cardinale Richelieu, risolute ad arrestarli, in forza del divieto di duellare, stabilito da un editto reale. I tre moschettieri, però, si oppongono; D’Artagnan combatte assieme a loro, dando prova di saperci fare con la spada e conquistando la fiducia e l’amicizia dei tre. Successivamente, re Luigi li fa convocare a palazzo, ma, anziché rimproverarli, si complimenta con loro per aver tenuto testa brillantemente alle guardie del cardinale Richelieu... |