Note: Un libro questo, di Antonio Di Lallo, ricco di suggerimenti, confidenze e sopratutto fiducia nei confronti di un pubblico, a cui l’autore affida una grande ricchezza di notizie, sentimenti personali e familiari, non solo sue, bensì di un popolo colpito a tradimento da qualcosa di invisibile che sconvolse la routine giornaliera di tutti noi, sofferenze e speranze condivise con il mondo intero piegato dalla recente pandemia.L’autore ci porta a casa di Carlo, personaggio fittizio ma reale, che riassume la vita di molti , con semplicità e umiltà rendendoci partecipi del suo sentire. In tanti leggendo questo preciso resoconto degli anni pandemici, ci si potranno rivedere e rispecchiare, in quel comune mescolarsi di sentimenti, quale paura e speranza, in un racconto dove il suo autore è partcolarmente attento nel descrivere attimi che non saranno mai dimenticati e che ci stiamo apprestando a consegnare alla storia. Un riferimento al titolo che proprio nel gioco del Padel, simile al tennis, vediamo e vedremo uno spettacolo incandescente di rimpallarsi di reponsabilità che nessuno vuole e vorrà assumersi, ma anche questo ci apprestiamo a consegnare alla storia. |