Note: Nell’Ifigenia in Aulide Euripide riprende un tema che aveva già trattato in altre tragedie, il sacrificio volontario di un innocente per la propria patria (Macaria negli Eraclidi, Meneceo nelle Fenicie), ma lo rinnovò trasferendolo da una posizione episodica e marginale a fondamento stesso della trama. La fanciulla Ifigenia accetta di dare la propria vita perché la flotta greca possa salpare verso la conquista di Troia. Eppure riesce poco verisimile che si tratti di una fiammata di patriottismo del poeta la cui produzione andava denunciando in toni sempre più radicali le atrocità e le assurdità della guerra. Sarà piuttosto da credere che nell’ingenua esaltazione di Ifigenia egli abbia inteso svelare la mistificazione e il plagio di una propaganda finalizzata agli interessi dei signori della guerra. Nel tenero ritratto della giovane vittima si coglie soprattutto un’intensa pietà nei confronti di tutti gli innocenti, che il demone della distruzione legalizzata e mascherata da valori fittizi inesorabilmente travolge. |