Note: La morte in guerra di mio fratello Giuseppe, poi, aveva scosso me e tutta la mia famiglia. Si dice che bisogna essere pronti a perdere qualche cosa, anche una parte preziosa di sé stessi.
Con lo scoppio della Seconda guerra mondiale, Gaspare inizia a lavorare in una barberia, poi nel maggio 1943 viene chiamato alle armi e poco tempo dopo catturato dai tedeschi e internato a Bergen Belsen. Qui, tra le sofferenze disumane, riprende a fare quello che sapeva fare meglio: il barbiere. Ma le giornate procedono nello smarrimento, nella confusione, nella paura, nella fame. Le scelte da compiere si fanno sempre più difficili, le domande che mettono in questione la propria umanità sono tante, mentre le speranze di un ritorno alla normalità si affievoliscono. Il barbiere dei nazisti racconta la vera storia di Gaspare attraverso le parole di suo nipote, portandoci a riflettere sugli orrori del passato e ricordandoci che abbiamo la fortuna di poterci aggrappare alle gioie della vita. |