Note: Uno sguardo sul mondo, distorto e contorto a volte, spesso divertito e coinvolto, che si sofferma sulle mortali mancanze, sulle assenze, sui vizi e sui sogni, molto meno sulle virtù. Uno sguardo spassionato, dissacrante, ma pregno di un’osservanza sveglia, ragionevole, intelligente. Un mondo di inetti, di disgraziati, di mosche. Ditteri, appunto: Il congresso delle mosche è una raccolta che offre spunti per pensieri… molesti, in particolare il primo, che dà il titolo all’opera, e intreccia pensieri e parole di ditteri e uomini, sfidando il lettore a riconoscere la voce che declina il racconto. |