Note: Traduzione italiana di Tommaso Ferrini IL CONTE DI CHANTELEINE, pubblicato nel 1864, lo stesso anno del ben più celebre Viaggio al Centro della Terra, è un romanzo ispirato a fatti e personaggi realmente esistiti e prende le mosse da un episodio della nota controrivoluzione vandeana: Duri colpi erano stati inferti dalla Rivoluzione all’establishment che fino ad allora mai era stato messo in discussione. La costituzione civile del clero, ad esempio, imponeva gravissime restrizioni al culto cattolico, un provvedimento che in una zona rurale come era la Vandea (regione della Francia atlantica, confinante a nord con la Loira, di cui Verne era originario) risultava assai impopolare. Ma a far scatenare la controrivoluzione armata fu un altro provvedimento: la Repubblica impose la coscrizione obbligatoria di trecentomila uomini, necessari per le sanguinose guerre che impegnavano la Francia sul fronte orientale. Questo era infatti un numero esorbitante per una regione che ospitava un totale di nemmeno ottocentomila abitanti. La risposta dei repubblicani fu una violentissima repressione che li macchiò del primo vero e proprio genocidio di stato dell’era moderna, all’insegna della celebre frase del generale Tereau Libertà, Fraternità, Uguaglianza, o morte. La guerra civile in Vandea produsse centodiciassette mila vittime tra i civili e causò la seria compromissione della produttività della regione per anni. La vicinanza alle vicende narrate da parte di Verne - fervente cattolico e in cero qual senso conservatore - passa attraverso la vivida descrizione degli ambienti che egli stesso aveva conosciuto nell’arco della sua infanzia e l’ aperta denuncia dei gravi misfatti e crimini di cui si macchiarono i rivoluzionari in quel periodo. Un romanzo insomma poco conosciuto, diverso dalla produzione più celebre dell’autore, ma in cui tanto emerge dell’uomo Jules Verne. Traduzione e introduzione di Tommaso Ferrini. Note di Alessandro Ferrini |