Note: Questo racconto vede come protagonista don Virgilio P. Sullo sfondo una Pieve fortificata dell’anno mille. Nella storia di questo sacerdote si intrecciano quelle di altri personaggi, soprattutto femminili: suor Costanza, la fedele Perpetua, l’amica Giulia, il maresciallo Severi. Un piccolo prete di campagna, schivo, curioso e altezzoso. All’occorrenza filosofo, agronomo, alchimista, astronomo e veterinario; sempre in giro con la bici, su e giù per le campagne di Siena, accompagnato dalla fedele cagnetta bianca: ecco la figura di don Virgilio P. da Pievasciata. Il prete si muove con particolare disinvoltura tra gli enigmi dell’animo umano; tra i delitti della vita reale, così come tra i misteri dell’ignoto. Figura non piccola quanto l’uomo, si affaccia con discrezione sulle scene dei delitti e dei misteri, spesso, ma non sempre, ambientate nella campagna senese. Dietro l’aspetto anonimo si nasconde una delle menti più acute che abbia mai attraversato quei luoghi. Don Virgilio per anni ha ascoltato, nel segreto del confessionale, errori ed orrori degli uomini, imparando così a sciogliere i nodi più difficili. |