Note: Grecia, estate dei primi anni novanta. L’io narrante del romanzo, di cui sesso, identità e provenienza non sono esplicitati e possono solamente essere dedotti, incontra agli albori della sua infanzia M, un ragazzino appena adolescente che gli regalerà momenti di umanità libera e selvaggia così segnanti che diventeranno per il protagonista un codice che detterà l’ordinamento della sua esistenza. Il ricordo reale o immaginato di questa conoscenza si trasformerà nell’oggetto di una passione bruciante che sarà l’unica costante nell’arco della sua vita in movimento, stabilendosi in varie città d’Europa per dare una narrazione ogni volta diversa a quel passato congiunto, che sfocia irrimediabilmente in un presente dell’uno senza l’altro dal quale non riesce a liberarsi. Attraverso le conoscenze affettuose e carnali fatte nell’arco dei venticinque anni successivi al fatidico incontro, l’io narrante impara a conoscere se stesso, in un percorso di maturazione parallelo al rito mitralico, in cui ogni tappa rappresenta un varco da oltrepassare per giungere al suo completamento. Tramite uno stile di scrittura che va dal favolistico al realismo sporco di pari passo con la crescita dell’io narrante, il romanzo indaga i misteri dell’erotismo, della sessualità e del desiderio, finanche il senso di appartenenza e l’imperscrutabilità di un vuoto interiore incolmabile. |