Note: Presentazione del volume:
La bontà di un’opera, confesso di essere un divoratore di libri, la deduco dal fatto che quando mi avvince, mi attanaglia, mi sento spinto a scorrere le pagine una dopo l’altra spronato dal desiderio e dalla curiosità di conoscere come vanno a finire i fatti che narra e che egli, Francesco, snocciola con uno stile di romanzare fluido, scorrevole, insomma piacevolissimo. Ad esempio: uno dei suoi primi lavori “Oltre il suono delle rime sparse”, l’ho letto quasi tutto d’un fiato! Il suo periodare non ti provoca fatica perché gli eventi trattati che sono per lo più leggendari, onirici, magici, mitici appassionano e non causano stanchezza in chi legge. Egli, però, non è un sognatore e lo dimostra quando, senza violentare la narrazione di sogni e di fatti irreali, colloca problemi scottanti del nostro tempo, della nostra società analizzandoli con attenzione ed esternando giudizi di grande rilievo e assennatezza. (dalla Prefazione di Vittorio Ciliberto) |