Note: Koji e un bambino di un villaggio eta (paragonabili agli ’intoccabili’ indiani) della regione di Nara, durante gli anni di scuola elementare. La sua famiglia e formata dal fratello maggiore, dalla madre e dalla nonna. Il padre e morto in battaglia nel corso della guerra russo-giapponese. Il villaggio di Koji conta una trentina di famiglie di contadini, per la maggior parte braccianti o piccoli mezzadri, che incrementano i magri guadagni svolgendo attività artigianali tradizionalmente appannaggio della loro casta, e considerate degradanti dal resto della popolazione. Koji, nonostante la severità delle condizioni di vita e la violenza della discriminazione che subisce a scuola da parte dei compagni di altri villaggi e dei maestri stessi, si distingue fin dai primi anni per l’intelligenza vivace, la serietà, la volontà ostinata di superare gli ostacoli messi sul suo cammino dal pregiudizio altrui. Riservato, ma dignitoso e conscio del proprio valore di essere umano, fin da piccolo capisce la stupidita dell’educazione impartitagli a scuola, un’educazione che riflette - e a sua volta nutre - il militarismo montante, esalta la figura dell’imperatore posto al vertice della scala sociale, e implicitamente relega all’ultimo gradino i sottocasta come Koji, gli eta. |