Note: Non è esagerato affermare che il tema del gioco abbia filosoficamente pervaso, se non impregnato il Novecento, assurgendo a concetto o metafora capace di svelare il senso (o il non-senso) della vita, ma anche a sistema di regole in grado di strutturarne il caos. Questo volume intende però segnalare l’impossibilità di rispondere in maniera univoca alla domanda classica della filosofia: ti estì? cos’è il gioco?, ponendo la questione in maniera prismatica, caleidoscopica, plurale: i giochi e dunque gli sguardi, le molteplici visioni teoretiche, letterarie, psicoanalitiche, sociologiche ed etologiche dell’attività ludica, che, praticata in gruppo o in solitudine dai membri della nostra (e di molte altre) specie lungo l’intera esistenza, a differenti gradi di complessità e di significato, costituisce un vero e proprio multiverso di cui si fa fatica a tracciare i confini e ad esaurire le forme. Il carattere storico-metamorfico del gioco sollecita inoltre la domanda relativa al presente, che attraversa alcuni dei testi qui raccolti: quali sono i giochi (non solo filosofici) del XXI secolo? Se il multiverso ludico sembra essersi ormai trasferito nel web, al pensiero spetta il compito di riflettere su una nuova indistinzione tra serietà e divertimento, o meglio tra finzione e realtà. |