Note: Il un immaginifico 2067, dopo una crisi finanziaria globale che ha imposto la riorganizzazione delle società (l’uomo si muove solo quando lo tocchi nel portafogli), incredibilmente Enrico si ritrova a festeggiare il suo centesimo compleanno e a ripercorrere, fra malinconia e speranza, avvenimenti e sensazioni che lo hanno condotto fino a quel traguardo. La pandemia di COVID 19 ha evidenziato tutti i limiti dell’umanità nell’affrontare un evento globale, dimostrando non solo le difficoltà nella gestione del problema ma, cosa molto più preoccupante, la totale incapacità di progettare una soluzione comune e condivisa. Al contrario, nel racconto si descrive un futuro irreale in cui l’uomo, pur essendo da decenni governato della tecnica, invece di rassegnarsi ad esserne vittima inconsapevole, matura una nuova visione cosmologica, e si impone di utilizzare tutta la tecnologia disponibile per il bene di tutti, anzi per il bene di tutto. Noi oggi ci stiamo lasciando sfuggire l’occasione migliore che il genere umano abbia mai avuto e avrà mai, per riformulare i propri valori, e sarà stata persa per sempre, a tavolino, per manifesta inferiorità. E ci fregiamo di essere le creature più intelligenti del pianeta. |