Note: Un valido libro di racconti può nascere quando concorrono due circostanze: la voglia dello scrittore di dar vita con la fantasia a vicende e figure che s’intreccino come accade nella realtà e la sua capacità di comunicare agli altri, attraverso il linguaggio letterario, con immediatezza ed efficacia, il frutto della propria creatività. Entrambe queste condizioni possono rintracciarsi nella raccolta narrativa di Stefano De Sanctis, una silloge che spazia, si direbbe, nel tempo e nei luoghi per mettere a fuoco tutta una serie di situazioni tra loro diverse, ma pure convergenti entro uno stesso orizzonte di idee, di sentimenti, di giudizi. Dal racconto che dà il titolo al volume rievocando la figura di un aristocratico dell’età illuministica, pervaso dal desiderio di diffondere la cultura attraverso la pratica della lettura meditata, fino all’ultimo brano, imperniato sulle esperienze di avanguardia letteraria di un gruppo di giovani, le pagine del libro coinvolgono un po’ tutte le situazioni sociali e le problematiche personali dei nostri tempi: i quartieri popolari che ad ogni alba si risvegliano per dar vita a nuove giornate di lavoro, gli anziani pensionati che si recano in gita a tentare la fortuna al Casinò, il gruppo di ragazzi che corrono a trascorrere in riva al mare una calda giornata estiva, il pensatore solitario che si distingue per le sue stramberie, e via via tanti altri personaggi e tante altre vicende. |