Note: L’idea di raccontare questa storia mi è venuta per la prima volta mentre riavvolgevo la mia vita. Si dice che scrivere sia terapeutico, ma mi sento di aggiungere che lo è anche il leggere, il rileggere e il soffermarsi su alcuni punti particolari, adattandoli nel cuore prima ancora che nella forma, per ricomporre il difficile puzzle della nostra esistenza, cercando di capire se la figura che stiamo formando sia vera o solo frutto della nostra speranza e fantasia.
Credo sia opportuno dedicarlo a tutte quelle persone che non sempre ricevono risposte a ciò che accade loro, che si tratti del loro futuro o del destino della loro famiglia. Voglio principalmente precisare che, sebbene il racconto abbia degli elementi tratti dalla realtà e si riferisca a eventi e persone verosimili, esso è stato interamente romanzato e ricomposto. È possibile che qualcuno, anche tra i lettori, si riconosca in ciò che legge, perché le nostre vite sono in fin dei conti più simili di quello che si pensa, e molti di noi sanno di aver avuto un padre come il Ranuccio del mio racconto: una persona buona, di rara virtù morale.
Grazie per avermi accompagnata in questo viaggio nei ricordi. |