Note:
In un tribunale di una non ben definita città si sta svolgendo un processo per omicidio. La vittima è un uomo di trent’anni e l’imputato, reo confesso, è un amico della L’omicidio avviene la sera di fine anno durante una festa in casa della vittima a seguito di una discussione tra i due amici. La storia si articola tra la giornata processuale e le diverse vicissitudini dei due protagonisti dall’infanzia all’età adulta.
In preadolescenza il ragazzo ha dei momenti di profondo sconforto che gli fanno pensare al suicidio, anche a causa della morte prematura di suo padre al quale era molto legato e scrive su un diario i suoi pensieri. Crescendo le cose cambiano e tutta la sua esistenza si trasforma nella dissolutezza più totale grazie alla complicità dell’amico libertino che gli fa da spalla.
L’appellativo “fenomeno” che tutti gli danno fin da bambino, procura alla madre dell’imputato un forte esaurimento nervoso. I due amici frequentano da anni una palestra di pugilato e una sera mentre tornano a casa dopo gli allenamenti, salvano due ragazze, due sorelle, dall’aggressione di quattro balordi. L’uomo s’innamora di una delle due destabilizzando il trend di vita dell’amico che cerca di dissuaderlo dal coinvolgimento sentimentale.
L’imputato trascorre sei mesi in carcere in attesa del processo e dell’istruttoria.
Le prove dell’omicidio sono tutte a carico suo ma l’avvocato difensore scoprirà per un caso fortuito che l’assassino non è il giovane uomo. |
