Note:
Il presente romanzo con un’aria volutamente, anche se vagamente fiabesca, atta a ricevere apprezzamento ed interesse anche da parte di lettori più piccoli, racconta delle prodezze e delle peripezie di un investigatore in erba, anzi, come dice il titolo stesso del romanzo, l’investigat’t’ore, per i motivi che appariranno chiari al lettore nello scorrerne il testo, il giovane balilla, Fabio Berretta, negli anni trenta del Novecento a Roma.
La storia si dipana in una Roma, splendida cornice degli eventi narrati, ora e sempre, nonostante sia oggi, invece, sempre più devastata, impaurita, offesa e vilipesa, vandalizzata, abusata e sporcata in mille e più modi da nuovi barbari, nostrani e stranieri, nell’indifferenza più o meno completa di chi la dovrebbe proteggere e mantenere, quale quel gioiello preziosissimo che essa è, per chi ci vive e per il mondo intero, ma non può, non vuole o semplicemente non sa provvedervi del tutto ed opportunamente.
L’investigat’t’ore è un giovine studente, per l’epoca balilla, ossia appartenente all’Organizzazione Nazionale Balilla, di una semplicità e bontà disarmante, ma di un acume senza pari, che, sviluppatosi in lui a partire dagli insegnamenti dei propri genitori, che, vuoi per la loro stessa attività, lavoro e professione, vuoi per la loro accurata ed attenta, partecipata cura alla crescita del proprio figliolo, ne stimolano tanto potentemente apprendimento ed inclinazioni, capacità e volontà da farne un giovine attivo, studioso, attento e sorprendente in tutte le sue manifestazioni.
Nelle sue indagini, seguendo le tracce professionali del proprio amato padre, il giovine incontra i suoi obbiettivi, che non sono altro, poi, che gli archetipi dei crimini, che i soggetti agenti compiono e che vengono smascherati e vinti dall’abilità ed efficacia dell’agire del nostro piccolo eroe, Fabio.
Egli è esempio concreto di amore filiale, di fraterna amicizia e di consapevole costanza nell’impegnarsi a sconfiggere il male e le difficoltà che nella vita si incontrano e che, spesso, l’hanno, purtroppo, vinta nella realtà sulle persone buone ed oneste.
Il libro è anche un invito a non cedere mai alle insidie ed alle trappole di questo genere, guardandole per quello che esse sono e cercando di trovare sempre la forza in se stessi, prima che negli altri di affrontarle sempre e sconfiggerle non solo possibilmente, ma probabilmente con la propria costanza.. |
