Note: Rigoni Stern ama raccontarsi e raccontarci con una semplicità di linguaggio esemplare, affidando alla parola quel carico di significati e significanti che nessuno strumento è ancora capace di restituirci. Ogni frase pare adagiarsi sulla pagina con gli stessi movimenti e ritmi di un fiocco di neve: apparentemente in balia di tutto ciò che lo circonda esso invece va ad incastonarsi in un posto preciso per diventare spessore esatto che appare mentre nasconde: è percettibile che l’evidente assorbe, copre e camuffa un’infinità di strati. Così anche in questi racconti, intitolati Il poeta segreto, i personaggi, le cose, gli accadimenti, sono svariati, ma con unità di stile e di intenti (che è poi la coerenza artistica e umana dell’autore) alimentano e si misurano con le trame eterne. |