Note: La grande tradizione presepiale del Settecento napoletano fonda le sue radici in una cultura raffinata e profonda che attraversa conoscenze e saperi, dalla storia dell’arte alla musica, dal teatro alla letteratura, dalla teologia alle credenze popolari. Pienamente inserito nella cultura del suo tempo, il presepe è l’espressione e l’erede di un secolo di grande fervore intellettuale e artistico pregno di stimoli.La rappresentazione presepiale tradizionale viene osservata da un punto di vista cosmologico, culturale e iconografico rintracciandone tre forme: un presepio rappresentato, un presepio scritto e un presepio cantato. Nicoletta Capasso appartenente ad una famiglia di musicisti è storica dell’arte e archeologa cristiana.Tra i suoi interessi l’arte bizantina, la storia dei popoli del Mediterraneo, le danze tradizionali. Ha collaborato col Museo Civico di Albano Laziale, con la cattedra di Storia dell’Arte e Museologia del Pontificio Istituto di Archeologia Cristiana. Scrive su riviste specializzate. Ha collaborato al volume Auditorium Parco della Musica il Cantiere e la sua Storia, (2003); è autrice dei volumi Nel Cuore di Creta, appunti di viaggio, (2004); Il Cammino di Aristaios, storia, arte e archeologia all’Auditorium di Roma, (2018); Lo Spirito e il Viaggio, romanzo di mare, di sogni e d’amore, (2019); I Cassetti del Tempo, (2021). |