Note:
La storia dei conflitti di popoli si intreccia ancora con le vicende dei singoli, con la loro quotidianità e i loro drammi privati. È la cifra narrativa di questa saga, che si conclude esaltando i valori dell’umanità e della spiritualità, dopo che il turbinio delle vicende ha portato sulla scena l’inevitabile scontro bellico fra Egizi e Nubiani, risolto dall’eroismo di Amenofis, che si dimostra degno comandante e valoroso combattente. A palazzo, la paura per la guerra lontana fa emergere i sentimenti di Tiy per Amenofis, e Iset porta Natan a vedere per la prima volta la Valle dei Re, la cui bellezza travolge l’animo del principe reggente e gli fa percepire che la potenza di Dio può dare all’uomo ciò che egli ritiene impossibile. L’esercito fa ritorno e Amenofis corona il suo trionfo sposando Tiy, dalla quale avrà presto un figlio, il futuro Akhenaton. Quando la storia pare ormai volgere al termine, la potenza divina si manifesta per vie insondabili e il miracolo insperato da Natan avviene e coinvolge anche il Faraone, costringendolo a dominare le sue passioni e la sua ostinazione per diventare non solo un eroe di guerra ma anche un degno sovrano per il suo popolo. Il miracolo si compie definitivamente con il ritorno di Natan alla Valle, la cui suggestione mistica lo porta a capire che non esiste male, neppure il peggiore, che Dio, attraverso la fede, la costanza, l’onestà dell’uomo, non possa trasformare in bene. |
