Note: Gli dèi della Linia di Temida sembrano ormai morti viventi, non hanno nemmeno più la forza di urlare per la disperazione. La loro terra è ridotta a un’insignificante isola, solitaria e cinerea, un mucchio di sassi sperduto nella grande desolazione oceanica. Ma questa è solo una parte di ciò che le labbra dei vecchi cantori raccontano. Le cose, infatti, stanno per cambiare, perché i tempi sono malevoli: troppi sono stati i peccati commessi contro il Divino e l’Uomo ha creduto di poter fare a meno degli dèi e di sostituirsi a essi. Ora però gli dèi sono stanchi e non hanno più intenzione di subire. Sono pronti a tornare, a riprendersi ciò che spetta loro, senza paura di uccidere chiunque incontreranno sul loro cammino. |