Note:
La storia dell’architettura, di solito, viene considerata secondo la teoria delle origini utilitaristiche, dalla capanna e dal tumulo, e ulteriori sviluppi in questa visione: l’adattamento delle forme alle condizioni delle circostanze locali; l’argilla in Mesopotamia, il granito in Egitto e il marmo in Grecia – ma questa è piuttosto la storia dell’edilizia. Come i pigmenti non sono che il veicolo della pittura, così l’edificio è il veicolo dell’architettura, che è il pensiero dietro la forma, incarnato e realizzato allo scopo della sua manifestazione e trasmissione. L’architettura, quindi, si compenetra nell’edificio, non per soddisfare le semplici esigenze del corpo, ma quelle complesse dell’intelletto. L’architettura e l’edificio sono come l’anima e il corpo. Lo scopo principale dell’architettura sacra è quindi inestricabilmente legato ai pensieri di un popolo su Dio e l’Universo. Lethaby affermò che l’architettura rifletteva il macrocosmo e che molti dei dettagli apparentemente ornamentali degli edifici classici rappresentassero effettivamente gli aspetti della terra, del mare e del cielo. |
