Note: Presentazione del volume:
In ogni paese norme etiche e religiose, fattori economici, politici e nazionali contribuiscono a sviluppare diversi modi di comportamento nei confronti della donna che aspetta un bambino.
In generale, però, il modo in cui la società considera la gestante dipende dal valore che attribuisce ai figli. In questa epoca di diffusa denatalità molti Paesi occidentali come Inghilterra, Francia e Germania, per citarne alcuni, incentivano con successo le nascite con iniziative e agevolazioni, in Italia invece la tragica denatalità è il prodotto di una politica, radicata ormai da più di vent’anni, di trascuratezza e disinteresse nei confronti delle nascite e della famiglia. Però, in tutto il mondo occidentale si è superata da decenni quella cultura che aveva nei confronti della donna determinate aspettative e riteneva naturale che ogni donna desiderasse un figlio, tanto che essa vi si uniformava senza neppure domandarsi perché e, anzi, cominciava a preoccuparsi se a qualche mese dal matrimonio nulla si manifestava. Questa concezione è stata superata con il contributo del movimento femminista che ha posto la donna di fronte a dubbi e interrogativi, l’ha indotta a fare delle scelte e a sottrarsi a comportamenti consequenziali del tipo matrimonio uguale figli, ma ne è derivata una considerevole riduzione del valore sociale di far figli.
Normalmente dalla donna incinta si attendono dei sentimenti istintivi , puri e quasi infantili, un insieme di dolcezza e stupore per un evento che somiglia ad un miracolo, tanto da farla sentire in colpa qualora non nutrisse questi sentimenti. Di solito, a cominciare dallo stesso ginecologo, sebbene ce ne siano di attenti e sensibili, nessuno si interessa alla situazione psicologica della donna che sta vivendo questa delicata esperienza e quindi, se essa manifesta determinati atteggiamenti diversi dal suo solito modo di comportarsi, come piangere per un nonnulla, essere nervosa, passare dal riso al pianto o viceversa, in maniera apparentemente immotivata, o si dimostra eccessivamente angosciata e apprensiva non solo per sé e per il bambino che ha in grembo, ma anche per la salute del suo compagno e dei parenti più stretti, si conclude in maniera semplicistica che sono scontati e tipici della gravidanza. |