Note: Undici storie dove l’orrore è un velo attraverso cui osservare il marcio della società moderna.Inquinamento, abusi e solitudine sono alcuni degli argomenti trattati, ma qui l’orrore è solo uno specchio che riflette gli angoli più nascosti dell’anima umana. Tra le righe viene lasciato spazio all’immaginazione e alle capacità interpretative del lettore, che seguirà i personaggi muoversi all’interno di scenari surreali e grotteschi, in un mondo di orrori non troppo distante dalla realtà e nel quale sarà costretto a vedere la propria immagine riflessa.Personaggi che, mossi da paure irrazionali, desideri o semplice noia, si tuffano a capofitto nell’oscurità più nera, ignari di ciò che li attende nell’ombra, credendo di aver ormai sconfitto il mostro sotto al letto.D’altronde i bambini hanno paura del buio perché sono molto più saggi degli adulti: sanno che l’oscurità inghiotte i sogni, li mastica e li sputa trasformati in incubi. […]Poi, inevitabilmente, i bambini crescono, si dimenticano, da saggi a idioti in pochi anni, e camminano nel buio, beatamente ignari dei pericoli che si celano negli angoli della notte. |