Un sogno che comincia con la descrizione di un mondo nel quale la condizione umana diviene sempre più simile a quella animale. Il protagonista è Simul, un ragazzo affetto da bipolarismo, i due poli sono Melancolo e Mania, le sue impronte invisibili. Simul decide di partire, alla scoperta di sé stesso, così incontra due personaggi: Vinayaka e Svar, padre e figlia, i quali gli offrono vitto e alloggio per una notte e un abito cucito per anni in attesa del suo arrivo. L’indomani, Simul, si sveglia in un letto di una casa di cura. Qui c’è Huriya, un’infermiera speciale, la quale lo informa che ormai sono anni che Simul si trova in quel posto. Simul chiede a Huriya di liberarlo, lei lo accontenta per l’ennesima volta. Ad ogni risveglio, nuove avventure. Nelle loro peripezie ci sono molti temi: follia, libertà, amore, paura, umiltà, crudeltà, sogno, scienza e fede. Alla fine, Huriya capisce che l’unico modo per curare Simul è quello di iniettarsi lo stesso veleno che il medico paffuto, della casa di cura, aveva di nascosto iniettato a Simul. Simul e Huriya si svegliano su un prato, consapevoli, in mondo appena nato, perfetta unione tra sogno e realtà.
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