Note: Nonostante le innovative tecniche e tecnologie investigative digitali, è ancora importate, nella società contemporanea, dare spazio e rilievo alla relazione e alla formazione di chi opera in quegli ambiti in cui si ha a che fare con “soggetti - devianti”.
Attraverso la comprensione del comportamento verbale e non verbale è possibile avere una visione del mondo e delle persone più profonda e significativa, riuscendo a osservare e comprendere le “due lingue”, quella parlata e quella silenziosa, che insieme rappresentano la dimensione antropologica e la complessità del fenomeno comunicativo.
Le persone sono differenti nel loro modo di agire, comunicare, esprimere emozioni, diverse quindi nel comportamento; tali diversità sono dovute a moltissimi fattori che devono essere ben interpretati anche durante un colloquio criminologico, sempre nel rispetto della persona e dei suoi diritti fondamentali.
Giacomo Buoncompagni (Ancona, 1989) è research fellow presso l’Università Lumsa di Roma. È docente di Sociologia del Giornalismo presso l’Università di Verona, di Potere, Informazione e Intelligence all’Università di Bologna e di Antropologia giuridica e dei processi culturali presso l’Università di Macerata. Per Postmedia Books ha pubblicato Digital Networks. Appunti di sociologia digitale (2021). |