Note: SEGUIRE LA VIA DEL GUERRIERO
Il grande valore aggiunto del libro di sensei Amos sta nel raccontare fatti e personaggi di un periodo fantastico per il karate tradizionale: in un percorso che inizia in Inghilterra, passa per gli Stati Uniti, per poi sostare lungamente in Giappone, alla JKA, Richard Amos descrive con uno stile incisivo le proprie esperienze personali vissute a contatto diretto con vere leggende mondiali, ben note anche a noi italiani: Enoeda, Brennan, Kawawada, Asai, Abe, molti episodi su Yahara e su Kagawa, e poi Tanaka, Isaka, Kawasaki, Yamaguchi, Naka. Non mancano personaggi meno noti a noi occidentali, ma che sono stati fondamentali in alcuni passaggi della storia della JKA in Giappone, una per tutte il misterioso “Sig.K.”
E tutto questo è stato vissuto in un periodo cruciale della storia del karate JKA, cioè quello della scissione tra la JKA “Nakahara” e la JKA “Asai”, finita in tribunale e con alcuni retroscena, che sensei Amos racconta con dovizia di particolari.
Ma il filo conduttore della storia raccontata in questo libro è il Bushido, una visione cavalleresca e in un certo senso romantica della nostra arte, con regole severe e non scritte, ma radicate nello spirito di chi è immerso quotidianamente nel contesto del karate giapponese, e come un ragazzo inglese che sognava Bruce Lee ne ha ricercato le radici provando ad immergersi fino in fondo nel mondo a volte brutale del karate professionistico giapponese. |