Note: Quante scrittrici possono vantare di aver suscitato l’invidia insonne di Virginia Woof? Ivy Compton-Burnett sa intrattenere il lettore con un particolare sense of humour, che è spesso il rovescio catartico di un sense of tragic. Le sue famiglie sono dominate dai tiranni, ma al centro ci sono i contemplativi; scettici inadeguati alle belligeranze ma dal linguaggio acuminato. Per la loro fascinosa atarassia, in cui spesso s’identifica, Ivy Compton-Burnett ricorda una saggia taoista. La sua originalità, la sua eleganza spiritosa non sono sbiadite con il tempo, anzi. E meritano di essere diffuse, affinchè aumenti il numero di Ivy-addicted.---Cristina Bolzani (Mantova, 1964) si è laureata a Ca’ Foscari, Venezia, in Lingue e letterature orientali con una tesi sulla critica musicologica cinese. Giornalista a Rainews, vive a Roma. Segue da anni il mondo dell’editoria e della fotografia. (Prospettive cinesi. Sei fotografi tra Pechino e Shanghai, 2010). |