Note: Fino a quando i regimi e i partiti comunisti erano una presenza di enorme rilievo in Europa, discutere di Karl Marx significava schierarsi nella lotta politica. Dopo il crollo dell’impero sovietico invece è parso che questo autore fosse divenuto irrilevante. Oggi, a duecento anni dal 5 maggio 1818, data di nascita del filosofo, economista e rivoluzionario tedesco, si può guardare alla sua opera con più serenità, ma anche con l’interesse che meritano i grandi classici. Ciò non significa affatto che su Marx siano finite le polemiche. Al contrario, i contributi che compongono questo libro dimostrano quanto lontane rimangano le posizioni degli studiosi su alcuni nodi cruciali che riguardano il suo pensiero. La crisi finanziaria globale esplosa nel 2008 ha infatti incrinato molte certezze sulla solidità del modello occidentale e ha finito per riaccendere i riflettori sul più acuto critico del capitalismo. Ma davvero le attuali difficoltà dell’economia di mercato e l’aumento delle diseguaglianze confermano la validità dell’analisi di Marx? Nella sua opera si possono trovare indicazioni utili per un’alternativa di sistema? E perché le rivoluzioni condotte in suo nome hanno generato regimi liberticidi? Insomma, il profeta del comunismo è vivo o morto? Se l’esigenza di giustizia sociale non è certo venuta meno, resta più che mai aperta la questione dei mezzi e dei modi per rendere Rimondo meno iniquo. |