Note: Dipingevo nella città grigia, a mille chilometri di distanza dalla Città del Signore. Alle 22 di un otto febbraio ebbi due notizie: mia madre era in coma, mio padre era morto trent’anni prima. L’infanzia me la giocai sulle tele a furia di flashback. Mio padre da vivo trasportava i morti, mia madre faceva le focacce pugliesi parlando in latino. Feci la valigia e tornai nel passato. Quando arrivai nella casa 22 mio padre aveva il cancro ed era felice, mia madre era in un letto che rantolava. Che Dio solo sa, era il suo motto. Confessai la mia vergogna, la morte non mi piaceva e dovevo narrarla. Narrare e dipingere quello che mio padre mi aveva fatto. Volevo diventare famosa, spaccare il mondo, con il mio talento senza istruzione. Ma sono solo la figlia di mio padre. |