La casa di Nosside. (Lacrime per un amico) di Stanislao Donadio 

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La casa di Nosside. (Lacrime per un amico)
di Stanislao Donadio,  2021,  Apollo Edizioni
POESIA
ISBN: 9788894921878
collana: Sabra/Chatila
condizioni: NUOVO

Note:
“Questo è un atto dovuto. Un atto d’amore. Questo è il libro che non avrei mai voluto confezionare. Si dice sempre così, in ogni occasione, ma poi accade e come se accade! Ed è accaduto anche questa volta. Un anno fa, all’alba del ventitre agosto, l’amico di tutti, Francesco Antonio Cundari, solo Ciccio per molti, ci lasciava improvvisamente. Così, di colpo, senza preavviso.

Un dolore immenso, una comunità sconvolta, un vuoto incolmabile. Ciccio lo avevo conosciuto da giovane (questione… di trigliceridi) e subito legammo , ma poi con chi non legava, era così con tutti. Bravissimo medico, uomo di cultura a tutto tondo (ne parla ampiamente Italo nel suo intervento che segue), confidente, dispensatore di consigli, fratello. Ogni qualvolta che gli portavo una mia pubblicazione era felice, voleva che gliela controfirmarsi. Era l’antidoto efficace alla mia stagionata ipocondria, un cielo sereno, quella stella che non scorgi di primo acchitto ma sai che esiste e se hai bisogno, se la cerchi, ti illumina la strada, che sia discesa o irto sentiero di montagna. Insieme abbiamo collaborato su riviste e giornali di questo nostro borgo per tantissimi anni e lui era sempre pronto a dare il suo contributo da perfetto uomo del nostro tempo. Nel 2000, per un periodico locale, mi fece dono di una sua poesia molto tosta che giocava sulle parole che contenevano la doppia esse (la troverete in appendice, insieme, diciamo così... ad una mia risposta...). La stessa si concludeva con un verso intenso, meraviglioso: “…E manchi sempre tu cara Nossi(de)”. Rimasi talmente colpito che mi recai appositamente nel suo studio per dirgli che era uno dei piu’ bei versi che avevo letto in vita mia. Ricordo che si schernì. Già, Nosside, questa poetessa greca antica dell’età ellenistica nata a Locri, che evidentemente lui conosceva molto bene . Ed in questo mio ricordo , fatto di emozioni e memoria, esperienze vissute e speranze future che in qualche modo alleviano il dolore, ho voluto cogliere proprio questo intreccio, questo moto dell’anima, questo aspetto remoto non conosciuto per riavvolgere il nastro e sentirlo ancora vivo e presente per sempre. La Casa di Nosside, l’utopia che si fa reale in una dimensione che non ci appartiene da vivi ma che ci avvolge prepotentemente e ci fa sognatori eterni.” (L’Autore)

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