Note: «Avevo deciso di non farci più caso, di dimenticarmelo, ma quel suono continua a tormentarmi...». Tra le numerose lettere dei fan una colpisce l’autrice, quella di Kubo. È un resoconto di fatti sinistri: dalla camera da letto si sentivano suoni simili a ramazzate di scopa... Un’altra lettera in precedenza aveva riportato fatti simili. Proveniva dallo stesso condominio alla periferia di Tokyo... Troppo curiosa per essere una coincidenza. Da qui comincia l’indagine dell’autrice sul passato del condominio e della zona in cui si erge. Una trama di eventi andati si dispiega in inquietanti correlazioni. Come un morbo che affligge di impurità tutti coloro con cui entra in contatto nello spazio e nel tempo, dal passato al presente. Un romanzo, scritto sotto forma di reportage, in cui l’indagine sfocia in tormento psicologico che arriva a coinvolgere il lettore nella sua stessa quotidianità. |